Riapro la porta di casa, e la bolla di spensieratezza che mi procura l'allenamento scoppia di botto. Ora, ci sono solo LORO.
Respiro, preparandomi al peggio. Prima di tutto, cibo. Il mio destino crudele può attendere il tempo di una merenda.
Mangio un avanzo risecchito di pizza, e un po' di gelato Valsoia (nonostante io non abbia detto "no" al colesterolo; ma in casa c'era solo quello, quindi tant'è) seduta sulla scrivania su cui si compierà il crimine.
E' tempo, ora non ho più scampo.
Salgo su le scale trascinando i piedi, lentamente. Acchiappo il libro di storia, e l'adesivo con scritto NO WAR mi fa un po' sospirare e un po' ridere. 50 pagine di noiosaggini, sto arrivando.
Ah, se solo fosse cominciato prima il movimento pacifista...
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